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Colite ulcerosa

Cosa devi sapere

Con la diagnosi di colite ulcerosa sorgono molte domande. Alcune risposte le trovi nel testo di seguito, altre negli articoli collegati.

Che cos'è la colite ulcerosa?

La colite ulcerosa è un'infiammazione cronica della mucosa dell'intestino crasso. Si manifestano ulcerazioni che possono causare crampi addominali e diarree con presenza di sangue. Il decorso della malattia procede spesso per fasi di riacutizzazione. La colite ulcerosa fa parte delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI). La malattia può insorgere a qualsiasi età. Più frequentemente colpisce giovani di sesso maschile di età compresa tra 20 e 30 anni. In Svizzera, 5 abitanti su 1000 sono affetti da colite ulcerosa.

Quali sono le conseguenze per me?

Il processo infiammatorio continua a essere presente nel corpo anche se tu non lo noti. Il decorso di una colite ulcerosa non è prevedibile e può avere caratteristiche molto diverse: in forma lieve e con pochi sintomi o con disturbi intensi e frequenti. Un fenomeno non raro sono le riacutizzazioni con aumento della sintomatologia a causa dell'aumento dell'attività infiammatoria che si alterna a fasi di tranquillità e/o remissione. I disturbi possono inoltre durare a lungo oppure manifestarsi solo molto raramente o talvolta anche scomparire completamente. Una guarigione tramite una terapia non è ancora possibile, ma in molti casi con una terapia adeguata, a volte anche con la rimozione del colon, è possibile raggiungere la completa rimozione dei disturbi.

 

Che cosa provoca la colite ulcerosa al corpo?

Nella colite ulcerosa si infiamma lo strato superficiale del colon, la mucosa. A volte è colpita anche la sottomucosa, un sottile strato di tessuto connettivo direttamente sotto la mucosa. Le pareti intestinali più profonde, diversamente dalla malattia di Crohn, non sono intaccate dal processo infiammatorio.

Quali parti dell'intestino vengono interessate dall'infiammazione?

L'infiammazione inizia di norma nell'ultimo segmento del colon, il retto. Da lì risale verso l'alto. In quasi la metà dei pazienti sono colpiti il retto e la parte del colon situata nel bacino, il sigma. In un paziente su tre l'infiammazione si estende fino al colon sinistro e in circa uno su cinque all'intero colon. Di norma il processo di infiammazione si ferma al massimo alla zona passaggio tra intestino tenue e crasso, una ulteriore differenza con la malattia di Crohn.

Aree intestinali

Che cosa succede esattamente alla mucosa?

La mucosa riveste l'apparato digerente come un tappeto dall'interno verso l'esterno e ha una funzione di barriera molto importante per separare il contenuto dell'intestino e/o l'ambiente e l'interno dell'organismo. Nelle persone sane, la mucosa intatta impedisce che i batteri intestinali penetrino nella parete intestinale. Tuttavia, nella colite ulcerosa questa barriera mucosa non è ermetica e i batteri intestinali possono passare dalla cavità intestinale alla parete intestinale.

Il sistema immunitario si attiva e viene innescata una complessa reazione difensiva. Si manifesta con i tipici cinque sintomi di infiammazione, che possono essere più o meno marcati e non essere necessariamente percepiti da te:

  • gonfiore,
  • arrossamento,
  • riscaldamento,
  • dolore,
  • perdita di funzionalità.

L'obiettivo di questa reazione di difesa, ragionevole dal punto di vista dell'organismo, è la rimozione degli agenti patogeni dal tessuto. A questo scopo, un numero maggiore di cellule immunitarie si dirige nella parete intestinale e si attiva distribuendo sostanze messaggere che continuano a stimolare l'infiammazione. I batteri vengono resi innocui dai macrofagi tramite fagocitosi. Quando tutti gli intrusi sono stati rimossi, il sistema immunitario ritorna di norma in modalità di riposo.
 
Il problema con la colite ulcerosa è che il sistema immunitario non riposa mai, ma continua a reagire. La conseguenza: la reazione infiammatoria distrugge man mano lo strato di mucosa sano.

 

La colite ulcerosa è un'infiammazione cronica del colon. A differenza della malattia di Crohn, l'infiammazione è limitata agli strati delle mucose dell'intestino.
La colite ulcerosa è un'infiammazione cronica del colon. A differenza della malattia di Crohn, l'infiammazione è limitata agli strati delle mucose dell'intestino.

Quali sono le cause della colite ulcerosa?

Le cause precise della colite ulcerosa non sono note finora. Medici e scienziati analizzano diverse possibilità.

Irritazione del sistema immunitario: il sistema immunitario dell'organismo serve di norma per proteggerci dalle malattie. A differenza di ciò che succede nelle persone sane, nella colite ulcerosa si verifica un'eccessiva reazione immunitaria rivolta verso innocui batteri intestinali che mantiene attivo il processo infiammatorio. Da dove derivi in ultima istanza questa anomalia della regolazione non è noto. Forse nell'insorgenza della colite ulcerosa sono coinvolti anche microorganismi dell'intestino e/o uno squilibrio della flora intestinale (disbiosi).

Influssi ambientali e stile di vita: è accertato che la colite ulcerosa è innanzitutto una malattia delle nazioni industrializzate, ma nella distribuzione esistono differenze geografiche ed etniche. Oltre ai fattori di civilizzazione, svolgono un ruolo altri, ancora non chiari, influssi ambientali e lo stile di vita.

È inoltre accertato che malattie quali allergie, patologie autoimmuni e MICI sono in crescente aumento. La cosiddetta ipotesi dell'igiene spiega questo fatto con il cambiamento dello stile di vita (minore contatto con animali utili, fumo), migliori strumenti farmacologici e sanitari (utilizzo di antibiotici e vermifughi), nonché cambiamenti alimentari (Fast Food). A causa dell'ambiente pulito, questa è la tesi, il sistema immunitario non avrebbe sufficientemente a che fare con i batteri. A causa di questa “mancanza di allenamento” attacca quindi anche strutture innocue o proprie dell'organismo utilizzandole come “sostituti del nemico”. A favore di questa teoria è l'osservazione che i bambini che crescono in fattorie di campagna soffrono raramente di allergie.

Da studi sui gemelli è noto che le persone colpite da colite ulcerosa hanno assunto antibiotici più di frequente rispetto al fratello/sorella, hanno mangiato carne e hanno sofferto di appendicite. Tuttavia, nessuno può dire in quale misura ognuno di questi fattori influisca effettivamente sull'insorgere della malattia.

Qual è l'influsso del fumo sulla colite ulcerosa?

Gli scienziati hanno sorprendentemente determinato che i fumatori soffrono più raramente di colite ulcerosa. In uno studio è stato persino rilevato un effetto lenitivo dell'infiammazione in fumatori di sesso maschile affetti da colite ulcerosa. Questa non è tuttavia una raccomandazione al fumo.
Al contrario: nell'altra MICI nota, la malattia di Crohn, il fumo è un fattore di rischio importante per l'insorgenza della malattia e per la gravità del decorso della malattia. La pericolosità del fumo in relazione al cancro, alle malattie cardiovascolari e a gravi malattie respiratorie è ampiamente nota. Nella valutazione d'insieme si parte dal fatto che il rischio supera il beneficio anche nel caso di colite ulcerosa.

La colite ulcerosa è una malattia autoimmune?

La colite ulcerosa non è una classica malattia autoimmune. Al complesso processo di insorgenza devono concorrere più fattori tra quelli sopra citati.

Lo stress è un fattore scatenante per la colite ulcerosa?

Lo stress, l'ansia e altri problemi psichici non sono fattori scatenanti della malattia. Tuttavia lo stress può favorire la manifestazione di una nuova riacutizzazione.

La colite ulcerosa è ereditaria?

Effettivamente esiste una familiarità della colite ulcerosa, che fa ipotizzare una predisposizione ereditaria (genetica). Tuttavia, finora non è noto un unico fattore scatenante e/o marker. Piuttosto, nelle persone affette da colite ulcerosa, alcuni locus genici hanno subito lievi mutazioni rispetto alle persone sane. Finora sono state identificate circa 200 mutazioni genetiche per le quali si sospetta una correlazione con le MICI.

Fattori di rischio per le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI)
Fattori di rischio per le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI)

Quali sintomi si manifestano nella colite ulcerosa?

Il quadro dei disturbi della colite ulcerosa può avere caratteristiche molto diverse. Anche se l'infiammazione è presente da lungo tempo nell'organismo, non sempre si manifesta attraverso sintomi. Per alcuni pazienti la malattia ha un decorso in forma lieve, causando sintomi solo raramente, mentre altri lamentano sintomi sempre più frequenti e intensi. Possono sempre presentarsi riacutizzazioni con il divampare di un processo di infiammazione, alle quali fanno seguito fasi di riposo e/o remissione con pochi sintomi o nessuno. I disturbi possono durare a lungo o manifestarsi solo molto raramente.

Sintomi frequenti della colite ulcerosa sono:

  • diarrea con presenza di muco e sangue;
  • dolore addominale crampiforme;
  • distensione addominale;
  • perdita di peso;
  • febbre e sensazione di indisposizione;
  • stanchezza ed esaurimento.

Ulteriori disturbi e rischi:

Circa un paziente su dieci affetti da colite ulcerosa soffre di problemi di salute che non si fermano all'intestino (manifestazioni extraintestinali). Si tratta di alterazioni della cute e della mucosa, gonfiore alle articolazioni ed infiammazione agli occhi e alle vie urinarie.

Come viene trattata la colite ulcerosa?

La base del trattamento delle MICI è costituta dalla terapia farmacologica. La maggiore parte dei pazienti affetti da colite ulcerosa reagisce bene ai medicamenti a disposizione. Tra i criteri per la scelta ottimale ci sono il quadro individuale dei disturbi, la fase della malattia, la tolleranza e le tue esigenze specifiche.

Se i medicamenti non dovessero avere efficacia prolungata, si prende in considerazione un intervento chirurgico durante il quale, a seconda del caso, vengono rimossi segmenti parziali fino all'intero colon (colectomia). Questa prospettiva può inizialmente provocare timori. Tuttavia, le esperienze di coloro che hanno deciso di effettuare una colectomia totale mostrano che si può vivere bene anche senza questa parte di intestino.

La colectomia risulta sensata nelle seguenti situazioni:

  • nei decorsi più gravi i medicamenti non sono sufficienti ad arginare l'infiammazione e lenire i disturbi.
  • si arriva a complicazioni difficilmente trattabili quali emorragie o perforazione della parete intestinale.
  • un trattamento a lungo termine è da evitare per precisi motivi (controindicazioni).
  • nell'intestino vengono individuati sintomi di un tumore maligno o delle sue fasi iniziali.
  • il trattamento farmacologico causa nei bambini ritardi nella crescita.

Il colon viene rimosso in due passaggi:

  1. L'accesso avviene attraverso un taglio nell'addome o con la cosiddetta laparoscopia. Il chirurgo rimuove le sezioni colpite e presta particolare attenzione a non lesionare lo sfintere anale. Questa è la premessa per evitare un enterostoma.
  2. Se si riesce a unire la parte finale del colon con il retto unitamente a uno sfintere funzionante, è possibile evitare l'enterostoma. Come serbatoio per le feci viene creato un tubo con l'ultima parte dell'intestino tenue (sacca ileoanale). In questo modo il paziente può svuotare l'intestino quando lo desidera.

 

Il rischio di cancro all'intestino è aumentato con la colite ulcerosa?

Sì, l'infiammazione cronica del colon aumenta il tuo rischio di cancro all'intestino. È possibile ridurre questo pericolo con idonee terapie ed eseguendo regolarmente endoscopie intestinali. Durante l'esame, il medico è in grado di riconoscere eventuali stadi iniziali di un cancro e rimuoverli.

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